San Niccolò di Comelico è un comune in provincia di Belluno in Veneto. Il suo nome deriva dal Santo Patrono e dal nome della Vallata in cui si trova.
Questi territori cominciarono ad essere abitati stabilmente dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente quando vi dilagarono popolazioni barbariche. Il primo documento in cui viene citato è del 1199.
Nel Medio-Evo le popolazioni di queste Vallate si diedero propri ordinamenti che poi sfociarono nelle Regole. La storia della Valle di Comelico si confonde con quella del Cadore e dal 1420 l’intero territorio venne assoggettato a Venezia.
Durante la dominazione veneziana si verificò un evento misterioso. Le truppe di Massimiliano I d’Austria che miravano a colpire Venezia vennero messe in fuga mentre transitavano su queste montagne da strani rumori. Si scoprì poi che quei misteriosi suoni provenivano dall’eco di un corno suonato da un pastore. Proprio per questo la zona venne poi chiamata Valle del Corno.
Nel corso dei secoli la zona è stata più volte danneggiata da incendi e da alluvioni. San Niccolò è ubicato in una vallata verde e circondato dal gruppo montuoso del Popera. Nella chiesa di San Niccolò Vescovo sono custoditi affreschi di Gianfranco da Tolmezzo e una pala di Antonio Zanchi esponente dello stile “tenebroso” veneto del Seicento.
San Niccolò inoltre è uno dei 39 comuni ladini della Provincia di Belluno la cui peculiarità linguistica è stata riconosciuta dallo Stato Italiano.
Altitudine del Comune: 1.061 m slm (zona: 1)