La Provincia di Belluno è la più estesa e la meno popolata tra le province venete. Poiché la maggior parte dei gruppi dolomitici – Tofane, Monte Pelmo, Civetta, Antelao, Cristallo, Sorapis, Sella, Marmolada, Tre Cime di Lavaredo - si trovano nel suo territorio è considerata la Provincia delle Dolomiti. E per questo il suo territorio in parte è Patrimonio dell’Umanità.
Nella parte meridionale si trova invece la Valbelluna, la valle più ampia e popolata della Provincia. Il fiume più importante per lunghezza e portata è il Piave. Altri fiumi sono il Cordevole, il Boite e il Cismon. Numerosi sono i laghi sia naturali (Misurina, Alleghe…) che artificiali (Auronzo, Mis…). Dopo la tragedia del Vajont è stata però bloccata la costruzione di nuovi impianti artificiali.
Numerosi sono anche i castelli di questo territorio come quello di Botestagno a Cortina d’Ampezzo di cui ormai restano solo alcuni ruderi. E poi ancora quello di Monterico a Pieve di Cadore, quello di Alboino a Feltre, quello di Andraz a Livinallongo Col di Lana. Mentre il Castello di Zumelle a Mel è quello meglio conservato di tutta la Provincia. E tanti altri ancora.
Il paesaggio solitario e freddo di questa Provincia in passato favoriva le serate intorno ai camini e quindi l’invenzione di molte leggende. Non a caso questa è la terra delle anguane, dei mazarol e di altri folletti dispettosi. Così il fenomeno naturale dell’enrosadira – il colorarsi di rosso delle rocce dolomie – ha ispirato la leggenda del Re Laurino e del suo giardino di rose. Mentre i Monti Pallidi hanno ispirato quella dell’amore tra un principe ed una principessa della Luna. E poi c’è quella sulla nascita del Monte Pelmo, quella sulla nascita del lago Misurina e quella…
Oltre al Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi in questa Provincia si trova il Parco Regionale di Cortina d’Ampezzo. E ancora le Riserve Statali Monti del Sole, Valle Imperina, Vette Feltrine solo per citarne alcune. Mentre tra le Riserve Regionali vi sono Pian di Landro Baldassare e Piaie Longhe – Millifret.
La flora delle montagne bellunesi è costituita da specie endemiche come la campanula di Moretti e l’astragalo spinoso e specie rare come il garofano Sternberg, il ghiacciolo del Monte Cengio, la primula tirolese e il geranio argenteo. Il papavero retico – una pianta perenne dai fiori gialli - è una specie protetta. I boschi sono formati da latifoglie, abete rosso, larice, faggi, pini mughi e salici nani.
La fauna è costituita da camosci, caprioli, stambecchi, cervi e mufloni. Tra gli uccelli è possibile avvistare aquile reali, galli cedroni e pernici bianche. Mentre tra i rapaci notturni la civetta nana e quella capogrosso.
Le Dolomiti Bellunesi sono anche un’attrezzata area sportiva con diversi comprensori sciistici: Arabba-Marmolada, Civetta, Faloria-Cristallo, 5 Torri ed altri. Molti di questi comprensori sono a loro volta inseriti nel Dolomiti Super-ski il più grande comprensorio sciistico d’Italia. Formato da 450 impianti di risalita e 1200 km di piste. I comprensori inseriti nel Dolomiti Super-ski sono collegati fra loro e fruibili con un solo ski-pass.
La Provincia di Belluno ha dato i natali anche a personaggi famosi come il pittore Tiziano Vecellio nato a Pieve di Cadore e lo scrittore Dino Buzzati che a proposito della sua terra scrisse
“Io dico che la mia terra è uno dei posti più belli non già dell'Italia, ma dell'intero globo terracqueo... la mia patria si chiama Belluno”