Campodarsego è un comune in provincia di Padova in Veneto.
E’ citato per la prima volta in un documento del 1190 con il nome di Villa Campi de Arsico. Il nome deriverebbe da “campus” cioè “un luogo disboscato e reso coltivabile” e “Arsicus” un corso d’acqua citato spesso nei documenti antichi.
Il suo territorio grazie al clima mite e alla ricca vegetazione fu abitato già dai paleoveneti. I Romani lo scelsero per effettuare la centuriazione dell’Agro Padovano. I resti del graticolato che realizzarono - probabilmente all’epoca dell’Imperatore Augusto - sono ancora visibili.
Intorno all’anno Mille la frazione di Sant’Andrea divenne proprietà di Speronella Dalesmanni, una delle donne più chiacchierate del Medio-Evo. Era molto bella ed avvenente, ma anche molto crudele. E si racconta che non disdegnasse nessun mezzo – neppure quelli più riprovevoli - per accrescere le sue ricchezze.
Alla sua morte il suo patrimonio venne ereditato dal figlio Jacopo da Sant’Andrea che però lo dilapidò in brevissimo tempo. Ragion per cui Dante pensò bene di metterlo nell’Inferno nel girone degli scialacquatori.
Successivamente Campodarsego fece parte del feudo dei Camposampiero e nel 1404 passò a far parte dei territori veneziani. Sotto questa dominazione il territorio venne sottoposto ad una radicale bonifica che favorì la coltivazione di mais e vite.
Il suo patrimonio architettonico comprende la chiesa di San Martino in cui è conservata la tela di San Gregorio Barbarigo.
Altitudine del Comune: 17 m slm (zona: 5)