Castelmassa è un comune in provincia di Rovigo in Veneto.
Il nome “massa” deriva dal latino “mansio” che indicava un luogo di sosta all’incrocio tra due strade: la via Hatriense e l’Altinate. In un documento del 938 compare con il nome di Santa Maria in Basilica. Da questo documento risulta che venne donata alla chiesa di Adria.
Mentre agli inizi dell’anno Mille era di proprietà del Monastero benedettino di Nonantola. Successivamente la contessa Matilde di Canossa la donò alla Mensa Vescovile di Ferrara. Il dominio ferrarese si interruppe solo durante la “guerra del sale” con Venezia e continuò fino alla fine del Cinquecento quando passò allo Stato Pontificio.
In varie occasioni i miglioramenti agricoli e lo sviluppo di Castelmassa vennero vanificati da alluvioni e rotte del Po. Già Plinio il Vecchio raccontava che le terre comprese tra il Tartaro ed il Po si presentavano paludose. Questo territorio si chiamava infatti “Val di Po” ed era ricco di isole.
Per qualche tempo assunse anche il nome di Castelmassa superiore perché con i suoi 12 metri sul livello del mare era il paese più alto del Polesine. Il nome attuale lo assunse nel 1929 quando ancora era unita a Castelnuovo Bariano da cui si separò nel 1946.
Altitudine del Comune: 12 m slm (zona: 5)