La meraviglia del Veneto
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Benvenuti a Monastier di Treviso


Monastier di Treviso è come dice il nome stesso un comune in provincia di Treviso. Il Veneto – stando a quanto raccontano molte leggende - è una regione popolata da strane creature: anguane, mazarol, folletti dispettosi, e non è disdegnata neppure dai fantasmi. E – a quanto pare – molti di questi fantasmi si troverebbero a loro agio soprattutto nella Marca Trevigiana. In questa terra infatti  i confini tra realtà e leggenda spesso sono labili. Se siete curiosi e volete accertarvi di persona di quanto ci sia di vero in queste leggende allora visitate Monastier. Si racconta che la sua abbazia alla sera si popoli di strani monaci… se avete abbastanza coraggio andateci e poi fateci sapere…

Il nome

Il nome Monastier deriva dal latino monasterium in quanto la storia e l’esistenza stessa di questa cittadina sono strettamente legate al suo monastero.

Il simbolo della cittadina: l’Abbazia di Santa Maria del Pero

L’Abbazia di San Pietro venne edificata nel 958 grazie ad alcune donazioni di Ottone I Imperatore del Sacro Romano Impero. Proprio grazie all’opera dei monaci queste zone paludose ed incolte vennero bonificate. Nel corso del Trecento il monastero cambiò denominazione divenendo Abbazia di Santa Maria del Pero.

Nel corso del Quattrocento l’Abbazia gareggiava in quanto a bellezza con il Duomo di Treviso. Per questo venne ingrandita, costruendo un secondo piano nel chiostro e abbellendolo con bifore. Nel corso del 1600 vennero invece aggiunti degli affreschi nel refettorio e un portale marmoreo. All’epoca l’Abbazia era molto florida ed abitata oltre che dai monaci anche da servi laici. Questi si occupavano delle attività agricole ed in particolare di quelle legate alla viticoltura.

Nel corso dell’Ottocento il monastero, inglobato nel Regio Demanio, venne abbandonato e spogliato di tutti gli arredi. Successivamente venne venduto alla famiglia greca Ninni, attuale proprietaria. Durante la Prima Guerra Mondiale, a causa della vicinanza con il fronte del Piave, il monastero divenne un ospedale militare. Mentre il suo campanile veniva usato dagli austriaci come punto di riferimento per aggiustare il tiro delle batterie. E questa fu la ragione per cui venne risparmiato durante i bombardamenti.

Ernest Hemingway - che allora gestiva l’ospedale della Croce Rossa Americana – più tardi descriverà Monastier in alcuni suoi libri. Durante la Seconda Guerra Mondiale invece il monastero venne utilizzato dalle truppe tedesche come magazzino per ricoverare i loro mezzi. Attualmente - pur essendo suddivisa in diverse proprietà - l’Abbazia  è stata sottoposta ad una serie di restauri. Nel cortile centrale sono state restaurate le antiche meridiane solari che utilizzavano le “ore italiche”. Mentre le antiche cantine vengono utilizzate da un’azienda vinicola. Anche il “Frutteto Antico” è stato recuperato con il reinserimento di specie antiche recuperate nel territorio circostante. 

 

 Altitudine del Comune: 6 m slm (zona: 5)

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