Trecenta è un comune in provincia di Rovigo in Veneto. Il nome deriva da “centum triginta” in quanto si trovava a 130 km da Rimini.
Subì diverse invasioni barbariche fino a quando nel 774 passò in mano al Papato. Nel 1017 venne data all’Abbazia di Nonantola. Poi divenne feudo del vescovo di Ferrara e quindi degli Estensi. Nel XV secolo partecipò alla “guerra del sale” tra veneziani ed estensi.
Dopo un breve periodo in mano veneziana ritornò agli Estensi. Dopo la morte di Alfonso II d’Este senza eredi legittimi entrò a far parte dello Stato Pontificio. Quindi subì prima il dominio francese e poi quello asburgico fino all’Unità d’Italia (1866).
Nel 1600 le bonifiche promosse dal marchese Enzo Bentivoglio trasformarono Trecenta da terra paludosa e malarica in una zona fertile e produttiva. Alcune alluvioni del Po e dell’Adige provocarono gravi danni e quella del 1951 anche un forte flusso migratorio.
Attualmente Trecenta è una cittadina capace di offrire ai turisti ottimi servizi. Nella chiesa di San Maurelio è possibile ammirare affreschi del Trecento attribuiti alla scuola di Giotto. Mentre nell’abside una pala attribuita al Guercino.
Palazzo Pepoli - detto “el Palazzon” - esisteva già nel Medio-Evo come sistema difensivo con quattro torri. L’interno è caratterizzato da un ampio salone con copertura a volta e un bel ballatoio con corrimano ligneo.
Altitudine del Comune: 11 m slm (zona: 5)