Volpago del Montello è un comune in provincia di Treviso in Veneto.
Secondo alcuni il nome deriverebbe da “volpe”. Altri invece lo fanno derivare da “Bolpagus”, dove la radice barbarica “bol” significherebbe “terra rossa”, mentre il suffisso latino “pagus” significherebbe “villaggio” quindi Volpago significherebbe “paese della terra rossa”. Confermando proprio una caratteristica di questo territorio. Altri infine lo fanno derivare dal nome personale “Vulpius”. La specifica “del Montello” venne aggiunta nel 1925.
Sono stati ritrovati reperti di epoca preistorica, del periodo dei paleoveneti ed altri di epoca romana. Successivamente Volpago venne dominata dai longobardi e dai franchi. Nel Medio-Evo appartenne invece al distretto di Montebelluna a cui pagava i tributi.
Nel corso del Trecento come tutta la Marca Trevigiana venne annessa al territorio veneziano. Iniziò così un periodo di tranquillità politica e di sviluppo economico. Venne infatti migliorata l’agricoltura e introdotta la sericoltura. Venne però vietato l’accesso ai boschi del Montello il cui sfruttamento era un’esclusiva dell’Arsenale.
Nonostante l’apertura a fine Ottocento di uno stabilimento bacologico le condizioni della popolazione rimasero abbastanza misere tanto che si verificò una forte l’emigrazione verso il Sud America. Durante la Prima Guerra Mondiale infine Volpago si trovò in prossimità del fronte del Piave.
Nel suo patrimonio artistico figurano Villa Gobbato del XIX secolo e in stile neoclassico. Villa Spineda di ispirazione Palladiana e Casa del Zotto del Quattrocento.
Altitudine del Comune: 94 m slm (zona: 3)