La Provincia di Treviso - chiamata anche Marca Trevigiana - comprende 95 comuni. E’ una Provincia ricca di corsi d’acqua tra cui la Livenza, il Sile, il Montichiano e il Meschio, ma il più importante è sicuramente il Piave. Comprende anche diversi laghi: il Lago morto (in Val Lapisina) il lago di Lago e quello di Santa Maria (entrambi in Valmareno) solo per citarne alcuni.
Il territorio di Treviso è formato da una vasta zona pianeggiante, ma anche da una collinare e da una montuosa lungo il confine con la provincia di Belluno. Il Monte Grappa e il Col Visentin sono le sue cime più alte. La zona collinare si suddivide nelle colline Bassanesi e Asolane; la Pedemontana (ai piedi del Monte Grappa); il Montello; le colline del Prosecco; e il Cansiglio.
Diverse sono le aree protette, i parchi e le oasi. Il Parco Regionale del Sile comprende tutto il corso del fiume e tocca quindi anche le province di Padova e Venezia. Sull’Altopiano del Cansiglio invece si trovano la Riserva naturale integrale Piaie Longhe-Millifret e la Riserva Statale Campo di Mezzo-Pian di Parrocchia. E queste non sono le uniche.
E’ una Provincia ricca anche di castelli. Anche se molti sono stati distrutti, alcuni per volontà della Repubblica di Venezia in quanto testimoniavano l’antico potere feudale. In più il materiale che si recuperava poteva essere utilizzato per nuove costruzioni. Tra quelli sopravvissuti vi sono tra l’altro il Castello di San Salvatore a Susegana, Castelbrando a Cison Valmerino, il Castelat a Cordignano, il castello di Caterina Cornaro ad Asolo. Inoltre Castelfranco Veneto, Portobuffolè e la stessa Treviso sono città murate.
E castelli medievali significa anche fantasmi e chi ha curiosità di vederne in questa Provincia – a quanto pare – ha buone probabilità. Chi non ha mai sentito parlare infatti del fantasma di Bianca di Collalto? O di quelli di Ezzelino III da Romano e suo fratello Alberico II? Invece dalle parti di Monastier di Treviso i fantasmi vestono il saio dei monaci. Senza dimenticare poi le strane voci che circolano sul colle Montello…
Ma la Provincia di Treviso è conosciuta in tutto il mondo per cose ben più materiali come i suoi vini. Diverse sono le sue D.OG.C. e le sue D.O.C.: il bianco Colli Asolani Prosecco, il Rosso Montello, il rosso Malanotte del Piave, il Prosecco Conegliano-Valdobbiadene solo per citarne alcune.
La Provincia di Treviso non ha ancora siti Patrimonio dell’Umanità, ma questa mancanza potrebbe essere colmata a breve. Le terre del Prosecco Conegliano-Valdobbiadene infatti hanno presentato la loro candidatura. Il Presidente della Regione Veneto ha sottolineato che questa candidatura
“Vuole essere il riconoscimento alla bellezza, davvero unica di un paesaggio che ha pochi pari al mondo, lo stesso che affascinò Giorgione, Tiziano, Cima da Conegliano e gli altri maestri del grande Rinascimento veneto. Un paesaggio straordinariamente bello proprio perché plasmato, giorno dopo giorno, secolo dopo secolo, da uomini di ingegno e di impegno, capaci di entrare in simbiosi con una terra bellissima, aspra e difficile, riuscendo a domarla nel rispetto”.