Dolcé è un comune in provincia di Verona in Veneto. Il nome appare per la prima volta in alcuni documenti del XII secolo e deriverebbe dal latino “dulcis” cioè “dolce”.
Era abitata già nella preistoria come dimostra il riparo Soman risalente al Paleolitico superiore. In età pre-romana probabilmente tutto il territorio della Valpolicella era abitato dagli Arusnati. Mentre all’epoca romana risale il Castelletto.
Durante l’Ottocento Dolcé venne fortemente fortificata dagli austriaci per proteggere i confini del loro Impero. Nella stretta dell’Adige venne eretto il Forte della Chiusa, mentre sul versante del monte Pastello il Forte Ceraino. Queste fortificazioni vennero usate dopo l’Unità d’Italia dal Regio esercito italiano, ma ormai sono ridotte in stato di abbandono.
Le frazioni di Ceraino e di Volargne vennero quasi completamente distrutte durante la Seconda Guerra Mondiale. Un treno militare tedesco pieno di munizioni esplose infatti dopo essere stato colpito da caccia bombardieri americani.
Il paesaggio di Dolcé è caratterizzato soprattutto dalla chiusa di Ceraino. E’ una strettoia naturale che si è formata durante l’ultima glaciazione, dovuta all’azione dell’acqua dell’Adige su una parete di roccia che ne sbarrava il percorso. Proprio nei suoi pressi nel 101 a. c. le truppe romane guidate da Quinto Lutazio Catulo cercarono inutilmente di opporsi ai Cimbri.
Nel suo patrimonio architettonico si distingue Villa Del Bene. La sua costruzione venne iniziata nel Quattrocento dalla famiglia Malfatti, ma nel Cinquecento venne venduta a Giovanni Del Bene che la rimodernò.
E’ caratterizzata da un maestoso portale d’ingresso attribuito a Michele Sanmicheli che immette nel primo cortile. Mentre tramite un arco in pietra si accede al secondo cortile dove si trova la torre colombara.
Durante il Concilio di Trento la Villa ospitò molti prelati e nobili veneziani.
Altitudine del Comune: 115 m slm (zona: 1)