A Nogarole si racconta la leggenda del fantasma della Rocca.
Il fantasma sarebbe quello di una giovane nobildonna sepolta viva in una stanza segreta del castello. A rinchiuderla sarebbe stato il padre per punirla per non aver voluto sposare il giovane che lui le aveva scelto.
Per questa ragione la giovane sarebbe stata seppellita con tutta la sua ricca dote. Si racconta di uno spirito incatenato che vaga ancora per le stanze del castello.
Secondo alcuni storici questa leggenda sarebbe in effetti una deformazione di un fatto realmente accaduto. Nel luglio del 1381 Bartolomeo della Scala venne ucciso insieme al suo amico Galvano di Poiana da alcuni sicari mandati dal fratello Antonio della Scala.
Dopo il delitto i corpi sarebbero stati portati davanti alla casa dei Nogarola in modo che la colpa ricadesse su di loro.
Poiché Bartolomeo aveva un rapporto amoroso con una figlia di Antonio Nogarola si volle far credere che questi lo avesse ucciso dopo aver scoperto la tresca.
Ma della giovane Nogarola era innamorato anche Spinetta Malaspina perciò si fece credere che anche lui fosse coinvolto nel delitto.
Appena si diffuse la voce del delitto Antonio della Scala fece arrestare tutti per sottoporli ad interrogatorio. I prigionieri vennero portati nella prigione di Castelvecchio e sottoposti a torture affinché confessassero il delitto.
La giovane Nogarola venne dapprima condotta in prigione e poi portata in un luogo sconosciuto e uccisa. Malaspina e i Nogarola vennero scarcerati, ma vennero messi al bando e i loro beni confiscati.
La fantasia popolare avrebbe creato intorno a questi fatti la leggenda della nobildonna murata viva.