La Torre di Malta venne costruita nel 1251 per volontà di Ezzelino III da Romano a ridosso della Porta Padova.
Ezzelino la usava per rinchiudervi i suoi nemici. I cronisti del tempo raccontano che i prigionieri vi arrivavano con i piedi legati sotto il ventre dei cavalli.
Quindi venivano gettati nella Torre e lasciati morire di fame. Quando nel 1256 Ezzelino venne cacciato dalla città i prigionieri – comprese alcune donne – vennero liberati. Molti di loro si trovavano in condizioni disperate.
Sul muro della Torre di Malta sono apposte due lapidi. Una riporta un brano della “Cronica” di Rolandino, l’altra alcuni versi dell’Inferno di Dante.
Attualmente è sede di una sala conferenza usata per convegni e del Museo Archeologico.