Nel XVI secolo il nobile veneto Francesco Pisani affidò al Palladio l’incarico di costruirgli una villa di campagna.
L’edificio in effetti ha più l’aspetto di un Palazzo che di una villa, seppure abbellito da colonne ioniche e doriche. La villa è su due piani, fatto abbastanza inconsueto nelle costruzioni del Palladio. Il piano inferiore era destinato alle attività giornaliere, con stanze per trattare affari o ricevere i fittavoli, mentre il piano superiore era riservato agli appartamenti padronali. La presenza di numerosi camini testimonia un uso della villa non limitato all’estate, ma esteso a tutto l’anno.
All’abbellimento della villa, visto il ruolo di mecenate svolto dal Pisani, parteciparono diversi artisti dell’epoca, vi troviamo infatti le sculture delle Quattro stagioni di Alessandro Vittoria, mentre tra i frequentatori assidui della villa vi era anche il pittore Paolo Veronese.
Attualmente la villa appartiene a privati, perciò sono possibili solo visite esterne, l’interno si può visitare solo per motivi di studio e previa autorizzazione.
Una Rocca è una struttura con funzione esclusivamente militare, a differenza dei Castelli che erano adibiti anche ad abitazione dei castellani.
A volere la costruzione della Rocca degli Alberi fu Francesco I da Carrara signore di Padova. La fortezza doveva essere l’ultimo baluardo di resistenza contro gli attacchi dei nemici, ed è costituita da 3 parti: l’Androne, il Torrione e il Maschio.
L’androne è un corridoio fortificato che poteva essere sbarrato in più punti grazie ai ponti levatoi e ad alcune saracinesche. In questo modo ogni tratto isolato poteva essere più facilmente difeso dai soldati posti nelle parti alte. Il mastio è la parte più alta dell’edificio, per i primi 3 piani era completamente murato e serviva da magazzino e segreta. Dalle dimensioni dei magazzini si è calcolato che poteva ospitare fino a cento persone e viveri per più di sei mesi.
All’uscita della Porta della Rocca degli Alberi vi sono apposti tre simboli in pietra: un carro simbolo della casata dei Carrara; la croce Antoniana simbolo della città di Padova; un cimiero con una testa cornuta di moro arma personale di Francesco I di Carrara.