La leggenda dei mantelli rossi racconta di come la città di Montagnana riuscì con uno stratagemma a salvarsi da un attacco dell’esercito veronese.
Un manipolo di cavalieri, un giorno, portò in città la notizia che stava arrivando l’esercito veronese. Dopo aver riempito il fossato d’acqua, rifornito la città di viveri per poter resistere all’attacco, e aver inviato richieste di aiuto a Padova, Montagnana si rassegnò ad aspettare l’arrivo dei nemici.
Ma al Consiglio della città venne in mente uno stratagemma: con tutti i drappi rossi disponibili in città si fecero dei mantelli e vennero messi su delle croci poste sopra gli spalti del castello, in modo da dare l’illusione che la città fosse ben difesa. Quando al mattino i veronesi arrivarono videro tutti quei soldati sugli spalti ad aspettarli, ed un manipolo armato uscire dalla città per andargli incontro. I veronesi presi alla sprovvista fecero dietro-front.
Solo dopo qualche ora si resero conto che quelli sugli spalti, vista l’immobilità, non erano uomini, e che l’esercito uscito fuori dalle mura era composto per lo più da donne, capito l’inganno si apprestarono ad attaccare di nuovo, ma ormai era tardi perché era arrivato in aiuto l’esercito di Padova.