Follina, in provincia di Treviso in Veneto, è un incantevole paesino adagiato in una vallata ricca di corsi d’acqua ai piedi delle Prealpi Trevigiano-Bellunesi. Il suo clima mite e le sue colline ricoperte da vigneti ne fanno una delle mete turistiche più amate della Marca Trevigiana. A tanta bellezza naturalistica si aggiunge poi quella architettonica della medievale Abbazia Cistercense.
Secondo alcuni il nome Follina deriverebbe dalla follatura della lana.
Follina fu abitata fin dalla preistorica. Mentre di epoca romana sono alcune monete rinvenute e i resti di un percorso che potrebbe essere un tratto dell’antica via Claudia Augusta Altinate.
Nel XII secolo a Follina si stabilirono alcuni monaci cistercensi che vi costruirono un’Abbazia. Si dice che si debba a loro anche l’introduzione dell’arte laniera. Ma l’economia di Follina cambiò nel Seicento allorquando Francesco Fadda fondò la prima manifattura capace di produrre tessuti leggeri e raffinati come quelli inglesi e olandesi.
Nella seconda metà dell’Ottocento però queste industrie laniere vennero colpite da una grave crisi. E dei tanti stabilimenti esistenti nel 1891 non ne era attivo più nessuno. Dopo la caduta di Venezia il destino di Follina fu quello di tutte le altre città venete, assoggettate prima al dominio napoleonico e poi a quello asburgico fino all’Unità d’Italia.
L’Abbazia di Follina è citata per la prima volta in un documento del 1127 che attesta la vendita di tre campi da parte dell’abate. Questo dimostra che già prima dell’arrivo dei monaci cistercensi a Follina esisteva un edificio monastico, quasi sicuramente benedettino. Probabilmente i monaci cistercensi vennero chiamati da Sofia di Colfosco moglie di Gueccellone II da Camino.
L’Abbazia venne costruita dai monaci Andrea e Arnaldo e dagli architetti Zardino e Armano come attesta una lapide in caratteri gotici. L’Abbazia dopo un iniziale periodo di ricchezza cadde in declino per motivi politici. Nel XV secolo infatti il territorio di Follina faceva parte dei possedimenti di Venezia in lotta con i Francesi. E poiché l’Abbazia di Follina dipendeva dalla Casa madre di Citeaux i monaci erano visti dai veneziani come potenziali spie.
L’Abbazia venne quindi venduta a privati – ad eccezione della chiesa e della sagrestia - e il suo assetto venne stravolto. Agli inizi del Novecento venne assegnata ai Servi di Maria che la restaurarono. Presenta una pianta a croce latina, mentre tre portali inseriti in archi a tutto sesto consentono l’accesso alle tre navate. La luce penetra all’interno da quattro finestre gotiche a lancia e da due rosoni. Le tre navate sono suddivise in cinque campate da arcate a sesto acuto.
All’interno è conservata un’ancona lignea in stile neoclassico del 1921 copia perfetta di quella conservata nella Chiesa di Santa Zaccaria a Venezia. Inoltre vi si trova una statua in arenaria della Madonna del Sacro Calice oggetto di venerazione e pellegrinaggi.
Il chiostro dell’Abbazia – perfettamente conservato - venne costruito nel 1268. E’ composto da colonnine singole, ma anche ofitiche e binarie dai fusti diversi (tortili, liscati, papiriformi…) e capitelli diversi (geometrici, naturalistici…). La torre campanaria con base quadrata ed in stile romanico è l’edificio più antico del complesso.
Altitudine del Comune: 191 m slm (zona: 3)