Cavallino-Treporti è un comune sparso della città metropolitana di Venezia. Il nome deriva da due delle località che lo compongono, mentre la sede comunale si trova in una terza località: Ca’ Savio. E’ uno dei comuni più giovani d’Italia. Nel 1999 si è infatti separato dal territorio di Venezia dopo che la popolazione in un referendum l’anno prima si era espressa in tal senso.
Cavallino-Treporti era abitato già in epoca romana come dimostrano alcuni scavi archeologici che hanno riportato alla luce due case patrizie. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente le isole della laguna veneta divennero un rifugio per le popolazioni dell’entroterra pressate dai barbari.
Per lungo tempo questo territorio fu funestato da povertà e malaria. Solo la costruzione del Canale Casson che apriva una via navigabile tra la laguna e il Piave lo rese più salubre. D’altronde questo territorio è in continuo mutamento. Dal 1888 si registra infatti un costante avanzamento della terraferma, che ha determinato l’allontanamento delle isole treportine (Lio piccolo, Mesole, Saccagnana) dal mare.
Gli edifici dell’Ottocento ancora visibili testimoniano la stabilità economica e politica raggiunta in quel periodo da Cavallino. Dopo essere passato infatti dalla Podesteria di Torcello al Comune di Burano sviluppò una forte vocazione agricola.
Il litorale di Cavallino-Treporti è oggi uno dei centri turistici balneari più importanti del Veneto. Si presenta come una fertile penisola tra Venezia e Jesolo ed è caratterizzato proprio dal profilo di Venezia sullo sfondo.
E’ un territorio sospeso tra il mare e la laguna in cui trovano rifugio aironi, cormorani, gabbiani e fenicotteri rosa. Mentre le sue valli di pesca sono il regno di anguille, spigole e orate. Da anni ormai Cavallino-Treporti si aggiudica la Bandiera Blu di Legambiente per la qualità delle sue acque e della spiaggia.
Analisi periodiche accertano infatti la validità delle acque di balneazione, dovuta anche all’assenza di scarichi in mare di acque industriali o fognarie. Inoltre la spiaggia si presenta pulita e fornita di servizi efficienti, nonché di accessi per disabili.
Le Tegnue di Cavallino-Treporti sono una vera e propria oasi di biodiversità e un paradiso per gli amanti delle immersioni. Sono una zona di affioramenti rocciosi che si sono formati nel corso degli ultimi 4000 anni grazie ad alcune alghe rosse calcaree chiamate corallinacee. Si trovano ad una profondità compresa tra 15 e 40 metri.
Vennero scoperte grazie ai pescatori che frequentavano questa zona molto pescosa e recuperavano le loro reti danneggiate. La parola “tegnue” in veneziano significa appunto “trattenute”.
Ben presto i pescatori impararono a frequentare altre rotte e questo preservò la ricchezza faunistica della zona. Stelle marine che raggiungono i 30 cm, “spugne del paguro”, anemoni, gattucci, gattopardi e rombi pelosi.
Le Tegnue oggi sono una zona protetta e un’oasi di tutela biologica. Tra questi fondali è inoltre possibile ammirare la “Madonna delle Tegnue” dell’artista Sergio Dalla Mora posta a 18 metri di profondità.
Sito web del comune di Cavallino-Treporti: http://www.comune.cavallinotreporti.ve.it/.
Altitudine del Comune: 2 m slm (zona: 5)