La meraviglia del Veneto
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Benvenuti a Legnago


Legnago, in provincia di Verona, è nota soprattutto per aver dato i natali ad Antonio Salieri. Questo famoso compositore di musica classica fu anche maestro di eccelsi musicisti come Mozart, Beethoven e Schubert. Legnago è anche una delle cittadine attraversate dall’Adige che le regala un tocco di fascino in più.

Il nome e le origini

Un’ipotesi fantasiosa fa derivare il nome Legnago da Lematho personaggio della mitologia greca che si sarebbe stabilito in questi luoghi per la loro fertilità. Più attendibile è invece l’ipotesi che lo fa derivare da legno per la presenza di molti boschi. Oppure quella che lo fa derivare da “forum Allieni” di cui parlava anche Tacito.

Legnago era un villaggio fiorente già nell’età del Bronzo come dimostrano alcuni ritrovamenti archeologici del 1931. Ai romani si deve invece la bonifica di questo territorio che nel Medio-Evo divenne una roccaforte militare. Quindi passò dai longobardi ai Franchi, agli Ezzelini, agli Scaligeri e ai Carraresi ed infine alla Repubblica di Venezia.

Furono proprio i veneziani a rinforzarne le fortificazioni smantellate poi nel 1801 per volere di Napoleone. Sotto il dominio austriaco Legnago divenne una delle roccaforti del Quadrilatero insieme a Verona, Mantova e Peschiera. Purtroppo molta parte del suo patrimonio artistico andò distrutta durante le due Guerre Mondiali.

Chi ha ucciso Mozart?

"Musica! Celeste imitazion della Natura: quante grazie ti rendo per le ore felici che pel tuo mezzo io passai!”

(A. Salieri, Vienna 22maggio 1822)

E’ stato calcolato che sulla morte di Mozart sono state avanzate ben 141 ipotesi, tra cui influenza, emorragia cerebrale, infezione da streptococco. Ma ovviamente la tesi più famosa è quella dell’avvelenamento ad opera di Antonio Salieri. Il movente di questo assassinio? Salieri sarebbe stato geloso del genio di Mozart.

In effetti questa gelosia è tutta da dimostrare. Basti considerare che quando Salieri venne chiamato a rivestire la carica di Kappelmeister invece di proporre una propria opera preferì proporre una riedizione delle Nozze di Figaro di Mozart. Strano comportamento per uno geloso ed invidioso.

In effetti questa diceria della gelosia per quanto priva di fondamento nel corso di questi due secoli ha affascinato e ispirato diversi artisti. Tra i quali il russo Aleksandr Sergeevic Puskin che nel 1830 scrisse l’opera “Mozart e Salieri”. In questo dramma in versi il musicista italiano dopo aver realizzato di non possedere il genio del suo rivale lo avvelena. Il commento tagliente, ma veritiero di molti critici all’opera di Puskin fu:

“Se Salieri non ha ucciso Mozart, di sicuro Puskin ha ucciso Salieri”

In effetti Salieri confessò per davvero l’avvelenamento di Mozart, ma il suo stato di demenza era ormai tale da rendere del tutto inattendibile questa sua confessione.

Il Torrione

Il Torrione è quanto resta delle mura che circondavano Legnago. La loro costruzione iniziò nel 1525 e terminò nel 1559. Vennero poi ammodernate dai francesi e dagli austriaci. Dopo l’unità d’Italia persero la loro funzione difensiva e per consentire l’espansione della cittadina nel 1887 vennero demolite quelle sul lato sinistro dell’Adige, mentre negli anni Venti quelle sul lato destro.

Legnago era dotata di quattro porte: Porta San Martino, Porta Nuova, Porta Padova e Porta Mantova. La cinta muraria venne costruita utilizzando materiali diversi tra cui ciottoli, mattoni e calcare bianco. Il Torrione è stato utilizzato anche come prigione e vi furono rinchiusi tra l’altro  il conte Emilei di Verona e il poeta Aleardo Aleardi.

 Sito web del comune di Legnago: http://www.comune.legnago.vr.it/.

 Altitudine del Comune: 16 m slm (zona: 5)

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