Marano di Valpolicella è un comune in provincia di Verona in Veneto. E’ situata nella Valle di Marano una delle valli più belle della Valpolicella di cui costituisce il cuore. Il suo paesaggio è caratterizzato da dolci pendii pennellati da mille tonalità di verde, da quello smeraldo dei vigneti a quello argenteo degli uliveti e poi quello macchiato di bianco o di rosso – a seconda della stagione - dei ciliegeti…
Il nome deriverebbe dal latino “marianum” cioè “proprietà di Mario”. La tradizione lo identifica con Gaio Mario che fece costruire un castello per difendere il luogo dai cimbri. Il territorio era già abitato nella preistoria come dimostrano i resti di un castelliere risalente all’età del Bronzo e le selci risalenti all’età del Rame.
In epoca romana tutta la Valpolicella era abitata dagli Arusnati. Nel 1311 Federico della Scala divenne conte della Valpolicella e ristrutturò il castello di Marano. A causa però di una sua congiura contro Cangrande della Scala venne bandito dalla cittadina e il castello distrutto.
Agli inizi del Quattrocento Marano entrò a far parte dei possedimenti di Venezia arricchendosi di numerose Ville.
Secondo alcuni il nome Valpolicella deriverebbe da “vallis-polis-cellae” cioè “valli dalle molte cantine”, ma in effetti è un’ipotesi improbabile in quanto questo nome non compare prima del XII secolo. Potrebbe invece significare “Valle di Pol”, in quanto i funzionari incaricati di amministrare queste zone arrivavano lungo l’Adige fino a Pol. Secondo un’ultima ipotesi potrebbe derivare da “pullus” cioè germogli.
La Valpolicella è un territorio carsico con pochi corsi d’acqua superficiali, racchiuso tra l‘Adige e la Lessinia. Un territorio morfologicamente vario - con terreni compatti e rossi, calcari eocenici, e basalti – da cui deriva l’originalità e la tipicità dei suoi vini. D’altronde in questi luoghi la coltivazione della vite era già presente in epoca romana, sebbene si sia intensificata nel Medio-Evo. A partire dalla metà dell’Ottocento la coltivazione si modernizzò e si specializzò soprattutto su alcuni vitigni.
I vini rossi D.O.C. prodotti nella Valpolicella sono: il Valpolicella, il Valpolicella Superiore e Ripasso, il Recioto e l’Amarone. Il Valpolicella Ripasso è caratterizzato da una macerazione con vinacce fermentate di uve appassite. Da questo vino si ottiene - dopo un affinamento di almeno un anno che gli conferisce una maggiore alcolicità ed una minore acidità - il Valpolicella Superiore. Il Recioto si ottiene invece da un leggero appassimento delle stesse uve del Valpolicella. Questo appassimento gli conferisce un sapore dolce rendendolo adatto per i dessert ed in particolare si abbina bene al cioccolato fondente.
Dal Recioto deriva poi uno dei vini italiani più famosi nel mondo: l’Amarone. Il nome serve proprio a differenziarlo dalla dolcezza del Recioto, nacque nel 1936, ma il primo imbottigliamento si ebbe nel 1953. Il Valpolicella si abbina con i salumi locali, con le minestre e le zuppe di verdure, con il fegato alla veneziana e con le carni bianche, l’Amarone invece si abbina bene con cibi autunnali/invernali come brasati e stracotti ed in generale con piatti “importanti”.
Altitudine del Comune: 350 m slm (zona: 3)