Montecchia di Crosara è un comune in provincia di Verona in Veneto. Il nome Montecchia deriverebbe da “Monteculeta” o da “Montescleda”. Mentre la specifica “Crosara” deriverebbe dall’incrociarsi nel centro del comune delle diverse vie e corsi d’acqua.
Vi sono stati ritrovati reperti risalenti al neolitico, ma si iniziò ad abitarla stabilmente solo dall’epoca romana. Nel X secolo venne concessa come feudo a Maltraverso de’ Maltraversi. Passò poi agli Scaligeri trovandosi al centro delle guerre tra guelfi e ghibellini. Tanto che nel 1222 sia il castello e sia il borgo vennero completamente distrutti.
Quindi passò in mano ai Visconti, poi sotto il governo di Venezia ed infine nel 1745 divenne un comune autonomo. Durante la Seconda Guerra Mondiale vi venne creato un campo di lavoro per i prigionieri alleati. Dopo l’8 settembre 1943 i prigionieri riuscirono a fuggire grazie anche all’aiuto della popolazione.
Montecchia sorge nella Val d’Alpone, una zona votata alla produzione di ciliegie ( la “Golosa di Val d’Alpone) e di ottimi vini. Le uve da cui poi si ricaveranno alcuni dei vini più famosi al mondo: Soave, Recioto, Valpolicella D.O.C. provengono infatti anche dal territorio di Montecchia.
Tra i suoi monumenti merita una visita la Chiesa di San Salvatore del X secolo, in stile romanico, alterato da successive ristrutturazioni. La parte più antica dell’edificio è la cripta, mentre l’interno è ad una sola navata e il soffitto presenta delle travature in legno. All’interno vi si trovano affreschi attribuiti a Martino da Verona e Battista da Vicenza, allievi del Pisanello.
Altitudine del Comune: 87 m slm (zona: 3)