Sanguinetto è un comune in provincia di Verona. È situato nel Basso Veronese, un territorio suggestivo per le sue risorgive e per le immense risaie. Ma anche emozionante per i silenzi, i colori e i ritmi lenti a misura d’uomo.
L’origine del nome Sanguinetto è incerta. Secondo alcuni deriverebbe dal termine latino “sanguinis” per le tante sanguinose battaglie che vi si sono combattute. Secondo altri invece deriva da una pianta volgarmente chiamata Sanguinello, che cresce abbondante in questi territori. Di sicuro è un nome molto antico, infatti è documentato fin dal 930.
In origine il Castello serviva da difesa contro gli attacchi dei mantovani. Era caratterizzato dalle mura merlate e da un fossato alimentato dal Tregnon. La sua imponenza era sottolineata da quattro torri angolari e da quattro intermedie. Sette di queste otto torri erano scudate, vale a dire erano aperte verso l’interno della città, mentre l’ottava era una torre vera e propria e probabilmente aveva la funzione di Mastio.
Nel 1377 il Castello venne ceduto per meriti militari a Jacopo del Verme. Un condottiero abbastanza volubile, infatti appoggiò prima gli Scaligeri poi i Visconti ed infine si schierò con Venezia. Il Castello fu quindi soggetto a frequenti cambi di dominazione, fino a quando nel 1451 passò a Gentile di Leonessa.
A partire dal 1400 il Castello da edificio militare divenne residenza signorile. Venne infatti creata una loggia esterna retta da colonne in marmo e nel XV secolo venne aggiunta un’altra costruzione al corpo iniziale. Quando il Castello perse la sua funzione difensiva venne frazionato in “carati” per poter essere diviso tra i vari discendenti di Gentile di Leonessa.
Attualmente è sede del Municipio. L’antico mastio invece appartiene ancora a privati. Nel Mastio si trova un bellissimo camino risalente al XVII secolo con arabeschi e zampilli d’acqua. Mentre tra il portale del ponte ed il portale per i passaggi ordinari si trova la “bocca di leone” per le denunce segrete. Questi contenitori erano chiamati così perché vi era scolpita sopra una testa di leone e vi era indicato il tipo di denunce che poteva raccogliere. La testa di leone serviva a ricordare il leone di S. Marco e quindi lo Stato veneziano che governava questi luoghi. Nel 1962 un furioso incendio distrusse tutti gli interni del Castello.
Altitudine del Comune: 19 m slm (zona: 5)