Caltrano è un comune in provincia di Vicenza in Veneto.
Il suo nome secondo alcuni deriverebbe da “fundus Cartorianus” cioè “proprietà di Cartoriano”. Secondo altri da “vicus Caletranus” in riferimento ad una gens Caletrana. Una leggenda parla invece di una principessa Caltrana che avrebbe regalato alla cittadina molte monete d’argento. Queste monete sarebbero poi state fuse per ricavarne una delle campane della piazza cittadina.
Alla fine dell’Ottocento vi vennero ritrovate parecchie monete romane – circa un migliaio di vittoriati - coniate nel III secolo a. c. Probabilmente erano state nascoste dagli euganei. Questo popolo che abitava le zone più montuose era ostile alla dominazione romana. Quindi spesso depredava le popolazioni della pianura.
Nel corso del X secolo il territorio intorno a Caltrano venne concesso da Berengario Re d’Italia al vescovo di Padova. Con però l’obbligo di costruirvi dei castelli per difendere la popolazione dalle invasioni degli Ungari.
Caltrano venne dominata prima dagli Ezzelini, poi da Padova e quindi dagli Scaligeri. Dal Trecento fino al XVIII secolo dipese dal Vicariato di Schio. Sotto la dominazione veneziana i nobili vi costruirono le loro ville, ma le condizioni della popolazione rimasero precarie.
Nel corso dell’Ottocento questo territorio fu falcidiato prima dalla peste e poi dal colera. Mentre durante la Prima Guerra Mondiale ricoprì un ruolo importante per i collegamenti con il fronte.
Tra i suoi monumenti vi è la chiesa parrocchiale in stile neogotico e la chiesa di San Giorgio del XIII secolo.
Altitudine del Comune: 234 m slm (zona: 1)