Recoaro Terme è un comune in provincia di Vicenza in Veneto.
“Recoaro, come paesaggio, è una delle più belle esperienze; e questa sua bellezza io l'inseguita prodigandovi con zelo e fatica. La bellezza della natura, come ogni altra bellezza, è gelosa, e vuole che si serva lei sola”
(Friedrich Nietzsche, dalla lettera a Peter Gast del 17 giugno 1881)
Le parole di Nietzsche non appaiono esagerate se si considera che Recoaro Terme sorge ai piedi delle incantevoli Piccole Dolomiti. Queste suggestive montagne pur non avendo l’imponenza delle loro “sorelle” maggiori - le Dolomiti - ne hanno il fascino. Guglie e pareti scoscese ne fanno un piccolo paradiso per gli amanti dello sci, del trekking e del parapendio.
Secondo alcuni il nome Recoaro deriverebbe dal nome germanico "Richwar". Secondo altri deriverebbe invece dall’unione dei termini “rech” e “quar” e significherebbe “terreno melmoso con sassi”. E a quanto pare questi territori in passato erano davvero acquitrinosi e pieni di sassi.
Recoaro fu abitata a partire dal XIII secolo dai “cimbri” boscaioli di origine tedesca. Mentre a partire dal XIV secolo venne sottoposta prima alla dominazione degli Scaligeri, poi a quella dei Visconti ed infine a quella della Repubblica di Venezia.
Nel 1689 il conte Lelio Piovene scoprì le acque minerali di Recoaro. Già in un testo del 1701 si parla delle loro proprietà curative. E intorno al 1750 venne concesso l’uso gratuito della sorgente. Fu invece il governo austriaco nel corso dell’Ottocento ad imporre il pagamento di 4 centesimi per ogni libbra di acqua.
In quel periodo Recoaro era dotata di uno stabilimento per le cure idro-balneo-terapiche all’avanguardia non solo in Italia, ma anche in Europa. Questo portò all’apertura di alberghi e bar che fecero di Recoaro un centro di mondanità. Tra i personaggi illustri che la frequentarono vi furono Verdi, Nietzsche, Radetzscky, Lamarmora e la Regina Margherita di Savoia.
L’imbottigliamento delle acque minerali iniziò intorno agli anni Venti. E rappresentò un cambiamento radicale dell’economia di Recoaro non più legata solo all’agricoltura.
Le Piccole Dolomiti fanno parte delle Prealpi vicentine e si stagliano tra i Monti Lessini e l’Altopiano di Asiago.
Il nome Dolomiti gli viene dal fatto di essere costituite da roccia dolomia come le loro “sorelle” maggiori. E il “Piccole” viene proprio dal fatto di non essere imponenti quanto quelle. Questo nome venne usato per la prima volta nel 1925 da Francesco Meneghello in un articolo per una rivista del CAI.
Le Piccole Dolomiti possono essere suddivise in tre sottogruppi: il Passo delle Tre Croci, il gruppo del Carega e il gruppo del Sengio Alto. La cima più alta è Cima Carega con i suoi 2259 metri. Sono montagne che offrono pareti rocciose di diverse difficoltà e grado. Quelle del Baffelan sono adatte a scalatori esperti.
Di grande interesse alpinistico sono anche i vaj, solchi stretti ed impervi scavati dall’erosione dell’acqua. Su queste montagne si trovano molti sentieri per escursioni e trekking. Alcuni di questi sentieri sono quanto resta delle fortificazioni costruite durante la Seconda Guerra Mondiale.
Sito web del comune di Recoaro Terme: http://www.comune.recoaroterme.vi.it/.
Altitudine del Comune: 450 m slm (zona: 1)