Danta di Cadore è un comune in provincia di Belluno in Veneto. Situata tra il Cadore e Comelico è una terrazza panoramica sulla valle del Piave, ed è circondata dall’Aiarnola, dalla Cresta Carnica e dal Longerin. Offre inoltre un’ottima visuale sull’Antelao il Re delle Dolomiti.
In origine si chiamava Anananto e probabilmente derivava da “de antrum” a significare che il villaggio si trovava vicino ad una caverna. A quanto sembra cominciò ad essere abitata solo a partire dal VI secolo d. c. quando vi si rifugiarono alcuni abitanti della Pusteria costretti a fuggire a causa delle invasioni barbariche.
E’ uno dei 39 comuni di lingua ladina presenti nella provincia di Belluno. Un attrezzato sentiero attraverso il paesaggio delle torbiere permette di godere di un ambiente integro e incontaminato. Qui è possibile ammirare una vegetazione rigogliosa e specie rare, tra cui piccole piante carnivore, ben 26 specie di orchidee selvagge, nonché foreste di abeti rossi e bianchi.
La chiesa di Santa Barbara sostituisce un vecchio sacello del Settecento. La sua costruzione iniziò nel 1913 ma andò a rilento a causa della Guerra. Venne consacrata nel 1921 e nel 2007 è stata visitata da Papa Benedetto XVI durante un suo soggiorno nel Cadore.
Il Museo Paleontologico “Le Radici della Vita” è stato voluto dal naturalista Bruno Berti. Raccoglie reperti che ripercorrono la storia dell’uomo dalle origini fino all’età della pietra.
Sito web del comune di Danta di Cadore: http://www.dantadicadore.info/.
Altitudine del Comune: 1.398 m slm (zona: 1)