Lozzo di Cadore è un comune in provincia di Belluno in Veneto.
Secondo alcuni il suo nome deriverebbe dal nome romano “Lucius”; secondo altri invece da “lux” in riferimento ai segnali luminosi usati nell’antichità per segnalare l’avvicinarsi dei nemici. Altri lo fanno derivare da “luteum” cioè “luogo paludoso” ed infine altri da “lucus” cioè “bosco sacro”.
Il suo territorio era abitato già in epoca paleoveneta, mentre all’epoca romana risalgono monete, elmi e spade ritrovati. E’ nominato per la prima volta in un documento del 1188 in cui si parla di uno scambio di terreni con Auronzo.
Durante il Medio-Evo Lozzo venne amministrato attraverso le Regole. Mentre durante la dominazione veneziana venne coinvolto nella guerra contro la lega di Cambrai poiché all’epoca era la via di accesso alla Valbelluna.
Nella chiesa di San Lorenzo Martire e San Rocco sono custodite alcune opere del Brustolon. A questo si aggiunge il patrimonio paesaggistico costituito soprattutto dell’Altopiano dei Pian dei Buoi, Pian de Paradis, la Croda dei Rondoi, La Forzelùta, Col Vidàl.
Lo sviluppo economico di Lozzo inoltre è stato dovuto soprattutto allo sviluppo dell’industria dell’occhiale e delle lavorazioni legate a questo settore.
Altitudine del Comune: 756 m slm (zona: 1)