Rivamonte Agordino è un comune in provincia di Belluno in Veneto.
Non si hanno notizie certe sulla sua origine. In un documento del Duecento appare per la prima volta con il nome “Riva”, che derivava dal latino “ripa” cioè “pendio”. Il nome attuale lo ha assunto invece dopo l’Unità d’Italia.
Lo sviluppo di questo territorio si ebbe sotto il dominio di Venezia. La Serenissima era infatti particolarmente interessata allo sfruttamento delle miniere della Valle Imperina. La scoperta - agli inizi del XVII secolo - di alcuni filoni di pirite portò ad un miglioramento economico e ad una espansione demografica.
Queste miniere vennero poi chiuse negli anni Sessanta in quanto il loro sfruttamento era divenuto poco redditizio. Il sito rientra nel territorio delle Dolomiti Bellunesi dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Infatti attualmente le miniere sono oggetto di un lento recupero nell’ambito di un progetto di “archeologia industriale”.
La chiesa si San Floriano e San Sisto ha subito nel corso dei secoli molti restauri e rimaneggiamenti. Sorge in cima al Sasso San Martino dove un tempo a difesa della valle sorgeva il castello Agordino. Inizialmente aveva una pianta semplice, ma nel corso dei secoli si sono aggiunte due cappelle laterali così ha assunto una pianta a croce greca. Nel 1866 venne distrutta, ma venne ricostruita subito dopo.
Altitudine del Comune: 973 m slm (zona: 1)