La meraviglia del Veneto
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Benvenuti a Tambre


Tambre è un piccolo paesino in provincia di Belluno fatto di case in pietra grigia e tetti di “scandole”. Ma se lo immaginate come un luogo di vacanze per “pensionati” vi sbagliate di grosso. Perché Tambre è un vero paradiso per gli amanti dello sport. Vi sono infatti numerosi sentieri adatti ad escursioni a piedi (l’Altavia n.7 e l’Altavia dei Silenzi), in bici o a cavallo. Invece nel vicino lago di Santa Croce si può praticare windsurf e vela. Mentre chi ama ammirare il panorama dall’alto può dedicarsi al parapendio. Ovviamente ci sono anche le piste da sci di fondo e sci alpinismo. E se tutto questo non vi soddisfa ancora allora sappiate che c’è pure  un campo da golf a 18 buche. Pensate ancora che sia un posto per “pensionati”?

I Cimbri e la Foresta del Cansiglio

Agli inizi dell’anno Mille un gruppo di coloni tedeschi (i cimbri) arrivarono in Italia dalla Baviera. I feudatari avevano infatti bisogno di operai esperti nelle attività forestali (tzimbar significa proprio operaio del legno). I cimbri si insediarono in diversi territori del Veneto e alcuni loro discendenti continuano a vivere ancora nel Cansiglio. Ma la maggior parte si è spostata nei paesi vicini oppure è emigrata. La Regione Veneto li ha riconosciuti come minoranza etnica. A Pian Posteria è stata creata un’Associazione Culturale volta a tutelare e promuovere le loro tradizioni e cultura.

La foresta del Cansiglio è una piccola parte della conca dell’Alpago. Con i suoi 5000 ettari di boschi - in prevalenza di abete bianchi e rossi e faggi - è la seconda foresta più estesa d’Italia. Il nome Cansiglio secondo alcuni deriverebbe da “campus silens” cioè “campo silenzioso”. Secondo altri invece da “campus silvae” cioè  “campo tra i boschi”, oppure da “campus silis” cioè “campo del Piave”.

Nella preistoria questi luoghi non erano abitati stabilmente, ma venivano frequentati per la caccia. Il primo documento in cui il Cansiglio viene citato è un atto del 923 con cui Berengario re d’Italia assegnava questo feudo al Vescovo-conte di Belluno. Sotto il dominio della Serenissima il bosco del Cansiglio  diventò un “bosco da reme”, cioè  una riserva di legname per i cantieri di Venezia. Per questo veniva chiamato anche il “bosco dei Dogi”. Di conseguenza alla popolazione locale era vietato usufruirne. E poiché la pastorizia era l’attività principale questo divieto comportò molti disordini e lotte sanguinose.

Nel 1871 il Cansiglio divenne “Foresta demaniale inalienabile” dello Stato Italiano. Con la nascita delle regioni la sua proprietà e gestione vennero suddivise tra il Veneto ed il Friuli-Venezia Giulia.

Dal punto di vista botanico è una foresta molto importante. Perché durante la glaciazione non venne ricoperta dalla coltre di ghiaccio, e questo consentì la sopravvivenza di specie endemiche come il geranio argenteo. Vi si trovano inoltre una trentina di alberi monumentali di specie diversa. Poiché la caccia vi è stata bandita da tempo è facile avvistarvi tra l’altro cervi, caprioli, daini, galli cedroni e picchi rossi.

 Sito web del comune di Tambre: http://www.comune.tambre.bl.it/.

 Altitudine del Comune: 922 m slm (zona: 1)

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