Isola della Scala è un comune in provincia di Verona in Veneto. E’ situata nella Bassa Veronese, una terra dominata dall’acqua delle risorgive, dei fontanili e dei fiumi Tartaro e Piganzo. E se altre zone del Veneto sono dominate dal verde dei filari di vite la Bassa Veronese lo è dal verde delle risaie. Un paesaggio unico, in cui gli spazi ampi della pianura sembrano dilatarsi nel silenzio che li circonda.
Il suo nome deriva da “Insula cenensis” cioè “ fangosa isola affiorante” in quanto in epoca romana il Tartaro formava delle paludi e alcuni luoghi rimanevano isolati. In epoca comunale invece venne chiamata “Isola dei Conti” in quanto di proprietà dei conti Bonifacio di Verona.
Nel 1300 assunse il nome attuale di “Insula Scalarum” in quanto dominata dagli Scaligeri. Sotto la dominazione veneziana prese quello di “Isola di San Marco”. Ma quando nel 1797 la Repubblica decadde gli abitanti decisero di tornare al vecchio nome di Isola della Scala.
I primi insediamenti in questo luogo si ebbero già nell’età del Bronzo. Ma solo in epoca romana Isola si sviluppò grazie alla costruzione della via Claudia Augusta. Nel periodo medievale si ebbero le prime bonifiche ad opera dei monaci benedettini. Con la dominazione veneziana invece vennero costruite numerose ville nobiliari e venne introdotta la coltivazione del riso.
La Torre Scaligera - il simbolo di Isola della Scala - è una struttura difensiva costruita nel Trecento dagli Scaligeri. A dire il vero ci sono testimonianze dell’esistenza di un castello ad Isola fin dal 1011. Questo castello era stato però distrutto nella prima metà del Duecento dai mantovani.
Mastino II della Scala lo ricostruì e lo inserì nell’ampio sistema di difesa del Serraglio. Oggi del castello resta solo una torre mozza, costituita da più pianerottoli in cui alloggiavano i soldati. Un tempo questa torre era affiancata da due ponti levatoi in quanto il castello era completamente circondato dal Tartaro.
Il primo e l’ultimo piano della Torre avevano dei soffitti a volta, mentre gli altri tre erano soppalcati in legno. Le scale di comunicazione tra i piani erano esterne e retrattili. Questo sistema in caso di attacchi impediva al nemico di raggiungere i piani alti.
Osservando gli angoli esterni della Torre si può vedere il classico sistema usato dagli Scaligeri per dare maggiore solidità alle pareti, ossia la disposizione dei mattoni a “denti di sega”. I merli che la ricoprono sono a coda di rondine (ghibellini).
Il Riso Vialone Nano è un riso ottenuto nel 1937 presso la Stazione Sperimentale di Risicoltura di Vercelli incrociando due specie: il Vialone e il Nano. L’obiettivo era infatti quello di ottenere un Vialone più basso in modo da evitare i danni causati dal piegamento verso terra degli alti steli.
Nel 1979 venne creato il Consorzio per la Tutela del Riso Vialone Nano Veronese che oggi conta una trentina di soci – per lo più produttori – impegnati a far rispettare il disciplinare di produzione approvato dalla Comunità Europea. Nel 1996 questo riso è stato infatti il primo in Italia e in Europa ad avere ottenuto il marchio I.G.P.
E’ un riso coltivato in zone irrigate con acqua di risorgive. Presenta un chicco di media grossezza, di forma tonda e semi-lunga, di colore bianco e con un’estesa “perla” centrale. La sua capacità di tenere la cottura e di assorbire i sughi ne fanno il riso da risotti per eccellenza.
Sito web del comune di Isola della Scala: http://www.comune.isoladellascala.vr.it/.
Altitudine del Comune: 31 m slm (zona: 5)