Bagnoli di Sopra è un comune della provincia di Padova in Veneto.
Il suo nome deriva da “balneoli” in quanto in epoca pre-romana tutto questo territorio era completamente sommerso dalle acque ed affioravano solo i Colli Euganei. Il nome è citato per la prima volta in un documento del 954 con il quale Almerico duca dei Longobardi ne concedeva il territorio al vescovo di Padova.
Ai monaci Benedettini si devono le prime opere di bonifica, di arginamento dell’Adige, la costruzione delle prime strade e soprattutto lo sviluppo della viticoltura. Nel 1656 il monastero e i beni annessi furono venduti per finanziare la guerra intrapresa dai veneziani contro i turchi.
Il territorio di Bagnoli venne allora diviso in nove parti, otto parti vennero acquistate da Ludovico Widmann, mentre la nona dalla famiglia Nave. Alla morte di Ludovico Widmann iniziò per Bagnoli un periodo di crisi in quanto gli eredi si disinteressarono di questi possedimenti.
Infatti il conte Giovanni Abbondio fu costretto – a causa delle difficoltà economiche – a vendere la tenuta al principe Pietro d'Arenberg. Ma poiché questi viveva a Parigi non vi fu alcun progresso nella tenuta. Infine nel 1917 venne acquistata dalla famiglia Borletti, attuali proprietari. A loro si deve la sua modernizzazione.
Villa Widmann venne costruita alla fine del Seicento, ma una parte dell’edificio risale al Cinquecento in quanto è una parte dell’antico convento di Santo Spirito. Accanto alla villa venne costruito un teatro nel quale recitò anche Goldoni che fu più volte ospite di Ludovico Widmann. Nel giardino all'Italiana è possibile ammirare quarantuno statue realizzate da Antonio Bonazza a metà Settecento.
Altitudine del Comune: 5 m slm (zona: 5)