Piazzola sul Brenta è un comune in provincia di Padova in Veneto. A renderla immediatamente riconoscibile è Villa Contarini detta anche la “Versailles del Veneto” per la sua imponenza. Di tutte le 4200 Ville Venete oggi censite infatti Villa Contarini con i suoi 180 metri di lunghezza è una delle più maestose e scenografiche.
Già solo per questa Villa quindi Piazzola meriterebbe una visita, ma il suo patrimonio artistico per fortuna non si ferma solo a Villa Contarini. E poi c’è sempre il fascino del Brenta…
Nel Medio-Evo a Piazzola sorgeva un castello di cui è ancora possibile vedere qualche traccia nello zoccolo di Villa Contarini. Proprio l’esistenza del castello fa collocare la nascita di Piazzola nel X secolo. Molti villaggi veneti in quegli anni infatti si fortificarono per riuscire a resistere alle scorrerie degli Ungari.
Per la stessa ragione molte famiglie milanesi cercarono rifugio nel padovano. Tra questi anche i Del Dente che furono tra i primi proprietari del castello di Piazzola. Castello che gli appartenne fino al XIII secolo a parte un breve periodo in cui appartenne ad Ezzelino III da Romano.
Quindi passò ai Belludi, una famiglia popolana che si era arricchita con il commercio delle pelli. Alessandro Belludi detto il “pellicciaio” lo aveva acquistato per innalzare il suo rango. Ma la famiglia Belludi non ne mantenne a lungo il possesso in quanto gli venne confiscato dal comune di Padova che lo vendette ai Da Carrara.
Nel 1413 Maria Carrara sposò Niccolò Contarini e il castello passò a questa nobile famiglia veneziana.
Nel XVI secolo i fratelli Paolo e Francesco Contarini diedero inizio ad importanti lavori edilizi finalizzati alla costruzione di una Villa che inglobasse anche l’antico castello. La struttura originaria della Villa – corpo centrale e due ali laterali - è attribuita ad Andrea Palladio.
Nel 1852 la Villa, ormai in stato di abbandono, passò alla famiglia Camerini che la riportò al suo antico splendore. I Camerini sono stati una famiglia molto importante nella storia di Piazzola in quanto ne hanno promosso l’industrializzazione.
Grazie a loro infatti quello che era un semplice centro agricolo divenne una delle cittadine più industrializzate del Veneto. Il promotore di questa trasformazione fu Paolo Camerini che aprì stabilimenti tessili, fornaci e fabbriche di concimi.
Fu inoltre un pioniere nella bonifica di nuovi territori e si dedicò anche per una quindicina d’anni all’attività politica. Infine dopo la crisi del 1929 che sgretolò il patrimonio familiare si ritirò dagli affari.
Altitudine del Comune: 30 m slm (zona: 5)