San Martino di Lupari è un comune in provincia di Padova. La prima parte del suo nome deriva dal Santo patrono, mentre la seconda dal nome germanico di persona Lovari. Secondo altri invece deriva da lupo, animale che in passato infestava queste selve.
San Martino fu abitato fin dall’età del Bronzo, ai romani risalgono invece le strade consolari e la centuriazione del territorio. A causa della sua posizione strategica - a metà strada tra il castello di Cittadella fortificazione di Padova e quello di Castelfranco Veneto fortificazione di Treviso – nel Medio-Evo fu al centro di continue dispute.
Nell’Ottocento San Martino visse una singolare esperienza politica. In quanto una parte del suo territorio “San Martino in trevisana” si trovava nel territorio trevigiano (sotto Castelfranco Veneto). Mentre un’altra parte “San Martino in padovana” rientrava nel territorio di Padova (sotto Cittadella). Seppure le due parti fossero sopposte a diversi pesi, tasse e misure, tra la popolazione non si verificarono mai litigi.
L’edificio più antico del paese è la Chiesa Parrocchiale ad unica navata. Le cappelle laterali ospitano sei altari in marmo bianco. Mentre un pregevole affresco policromo del 1750 campeggia sul soffitto. Nel Duomo romanico dedicato al Cristo Re e a San Martino di Tour si possono ammirare invece alcuni mosaici di Andrea Gatto.
I sanmartinari raccontano che il campanile del 1400 sia stato pagato con i soldi di Tombolo e Galliera Vicentina. In effetti si tratta di una bufala. Perché nel 1425 Galliera e Tombolo si erano già separate da San Martino ed erano diventate parrocchie autonome. I sanmartinari per orgoglio però preferiscono raccontare di essere stati loro a concedergli l’autonomia in cambio del pagamento del campanile.
Altitudine del Comune: 40 m slm (zona: 5)