Il paesaggio di Susegana, in provincia di Treviso, è un sali e scendi di colline ricoperte da filari di vite e punteggiate da due roccaforti medievali: il Castello di Collalto e quello di San Salvatore. Siamo nell’Alta Marca Trevigiana, una terra di ottimi vini a partire dal Prosecco, ma anche una terra di castelli popolati di fantasmi e leggende. Ed infatti il nome di Susegana è indissolubilmente legato a quello dell’infelice Bianca di Collalto.
Secondo alcuni il nome Susegana deriverebbe da “Sosus”o “Sosius” in quanto al tempo dei romani i terreni che venivano dati ai veterani di guerra prendevano il nome dal soldato che li riceveva; secondo altri deriverebbe invece dal germanico “sig” ed indicherebbe una fortezza o una vittoria.
In epoca romana questo territorio era attraversato da importanti arterie stradali. In epoca medievale invece l’opera di bonifica e disboscamento dei monaci cistercensi dell’Abbazia di Follina consentì lo sviluppo delle attività agricole e artigianali.
I Conti di Collalto prima Conti di Treviso probabilmente erano di origine longobarda. Il capostipite della famiglia fu Rangbaldus che all’epoca di Carlo Magno si mise in evidenza per le sue capacità militari e diplomatiche. I Collalto nel XIII secolo dominarono la scena politica dell’Alta Marca Trevigiana scontrandosi con le altre potenti famiglie locali degli Ezzelini e i dei Camposampiero, ma soprattutto con i Da Camino.
Furono degli abili condottieri schierati con l’Imperatore e parteciparono anche ad alcune Crociate. Una credenza popolare vuole infatti che nel 1138 sia stato proprio il conte Alberto a portare a Collalto una delle Sacre Spine della corona che cinse il capo di Gesù. Il conte, a quanto pare, l’avrebbe ricevuta dai Cavalieri del Tempio a Gerusalemme.
Nel 1186 a Collalto nacque la beata Giuliana figlia di Rambaldo VI che fu collaboratrice di Beatrice d’Este e fondò anche un ordine religioso a Venezia. Nel 1245 i conti di Collalto acquistarono la collina di San Salvatore su cui di lì a poco costruirono un altro castello con funzione di residenza mentre quello di Collalto mantenne le funzioni militari.
La fortezza di Collalto nel Medio-Evo godeva fama di inespugnabilità, riuscì infatti a resistere sia all’attacco delle truppe ungare guidate da Gherardo da Camino, sia a quello delle truppe guidate dal condottiero Pippo Spano. A partire dal Cinquecento perse però la sua funzione difensiva e a causa di lotte intestine alla famiglia cadde in uno stato di abbandono.
I bombardamenti delle due Guerre Mondiali purtroppo hanno gravemente danneggiato questi Castelli. Del Castello di San Salvatore oggi resta infatti solo una cinta muraria, il Palazzo Odoardo e una torre. Come ogni Castello medievale che si rispetti anche quello di Collalto ha la sua bella leggenda con tanto di fantasma.
Si racconta infatti che Chiara da Camino moglie - non molto bella, ma in compenso molto gelosa - di Rambaldo VIII murò viva la sua bellissima ancella Bianca di Collalto di cui il marito si era innamorato ricambiato. Si dice che il fantasma della bella Bianca si mostri ai familiari velata di bianco per comunicargli buone notizie e velate di nero per le disgrazie.
Sito web del comune di Susegana: http://www.comune.susegana.tv.it/.
Altitudine del Comune: 76 m slm (zona: 3)