Gruaro è un comune della Città Metropolitana di Venezia. Secondo alcuni il nome deriverebbe dal latino “grus” cioè “gru”. Secondo altri invece deriverebbe dal cimbro “gruarius” cioè “guardiano del bosco”.
E’ citato per la prima volta in un documento dell’838 in cui l’imperatore Lotario concedeva alcuni territori all’abazia di Sesto al Reghena dell’ordine dei benedettini. La nascita del centro urbano è attribuita proprio a questi monaci, così come la sua fortificazione tramite la costruzione di un castello.
La chiesa di San Giusto è abbellita da due grandi affreschi del XVI secolo. Villa Fadelli-Ronzani risale al Settecento ed è un perfetto esempio di casa padronale di campagna. Vi si trovano inoltre alcuni mulini di recente restaurati e citati nel libro “Confessioni di un italiano” di Ippolito Nievo.
Il nome di Gruaro è legato a quella che è stata definita “la strage di Gruaro”. Nel 1933 le autorità fasciste selezionarono Gruaro per sperimentare un nuovo vaccino contro la difterite. Dei 253 bambini a cui venne somministrato il vaccino ne morirono 28.
Successivamente si scoprì che un contenitore di siero preparato in un laboratorio di Napoli non era stato fatto bollire e quindi ai bambini era stato iniettato il virus attivo. Le autorità fasciste fecero passare il fatto sotto silenzio e non venne compiuta alcuna inchiesta giudiziaria.
Altitudine del Comune: 10 m slm (zona: 5)