A Gazzo Veronese si racconta la leggenda di Carpanea. Secondo la tradizione popolare durante la notte di Pentecoste si sente suonare il campanile di Carpanea. Questa città perduta si troverebbe infatti sommersa in una zona paludosa del fiume Trataro.
Il re e il popolo di Carpanea ogni giorno portavano doni al dio Appo. Ma un giorno il re capì che così facendo i sacerdoti del tempio sarebbero diventati sempre più ricchi e potenti e smise di portare i doni.
I sacerdoti allora lo fecero arrestare per oltraggio. Ma quando i guardiani del carcere si addormentarono il re riuscì a fuggire e rubò la statua di Appo.
I sacerdoti se ne accorsero e il re per fuggire buttò la statua nel lago. Alcune persone cercarono di recuperarla ma annegarono.
Allora si cercò di far defluire le acque del lago aprendo le dighe. Ma così Carpanea venne invasa. Il re disperato si afferrò alla corda di una campana per chiamare la gente sulla collina.
Ma alla fine tutta la città venne sommersa. I rintocchi che si sentono propizierebbero la buona sorte.