Gazzo Veronese è un comune in provincia di Verona in Veneto. Il suo nome deriva dal termine longobardo “gahagi” che significa “bosco”. La specifica “Veronese” venne aggiunta dopo l’Unità d’Italia.
Fu abitato fin dalla preistoria come dimostra il ritrovamento di diverse necropoli. Poiché si trovava in una posizione strategica lungo la via Claudia Augusta in epoca romana fu un villaggio importante. Con la caduta dell’Impero andò invece svuotandosi e con le invasioni barbariche i suoi terreni tornarono a coprirsi si sterpaglie e paludi.
Nell’VIII secolo i monaci benedettini iniziarono le opere di bonifica. Nel 1198 vi si trovava già un castello che fu al centro di guerre tra veronesi e mantovani. Nel 1243 infine venne distrutto da Ezzelino III da Romano, mentre nel 1277 Gazzo passò in mano agli Scaligeri.
Nel Quattrocento infine rientrò tra i possedimenti veneziani. Venezia continuò le bonifiche e vi introdusse la coltivazione del riso. Durante il periodo napoleonico e austriaco si verificò un aumento del brigantaggio a causa delle pestilenze e delle alluvioni.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore in stile romanico conserva al suo interno un pavimento in mosaico e affreschi del XIV-XV secolo. Mentre San Pietro in Monastero detto “El Ceson” risale al XI secolo ed è in stile cluniacense. Villa Montanari è nota anche come “Palazzo de Merli”. I suoi caratteri tardo gotici si sovrappongono alla struttura di castello medievale.
Inoltre a Gazzo è possibile ammirare anche la palude del “Busatello” un’oasi naturale protetta. Qui grazie alla presenza dei canneti molti uccelli trovano l’habitat naturale in cui nidificare.
Altitudine del Comune: 16 m slm (zona: 5)