La meraviglia del Veneto
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I monumenti di Valeggio sul Mincio


Il Castello Scaligero risale al XIII secolo, ma ha subito nel corso dei secoli diversi rimaneggiamenti.

Vi erano due ponti levatoi per accedere alla Rocca, ed un terzo per accedere alla parte detta Castello. Di questi tre ponti è sopravvissuto solo quello del Castello. Nella Rocca si trova la Torre Tonda che faceva parte di una precedente fortificazione insieme ad altre tre torri. Ma il terremoto del 1117 ha distrutto molta parte delle torri e dei campanili dell’Italia Settentrionale.

La costruzione della Rocca e del Castello si deve a Mastino I della Scala, mentre a Mastino II la costruzione del sistema difensivo detto Serraglio che prevedeva 16 km di mura merlate, dal Castello fino a Nogarole.

Dopo molti anni di abbandono e decadimento negli ultimi anni sono stati avviati diversi progetti per il recupero del Castello.

Villa Sigurtà detta “Della Quercia” è stata costruita tra il 1690/93 in stile neo-classico.

Nel 1800 vi soggiornarono l’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria che da una collina assistette alla battaglia di Solferino; e Napoleone III che assistette invece alla battaglia di San Martino. Anche il poeta Ippolito Pindemonte vi soggiornò ospite del marchese Maffei.

Collegato alla villa vi è un Parco di 60 ettari riconosciuto nel 2013 come il Parco più bello d’Italia e nel 2015 come il secondo Parco più bello d’Europa. Il Giardino comprende tra l’altro il Viale dei tulipani dove tra Marzo ed Aprile è possibile assistere alla più vasta fioritura di tulipani in Italia; il Viale delle rose, un labirinto, 18 specchi d’acqua dove fioriscono le ninfee.

Nel Castelletto sono conservate le testimonianze degli ospiti illustri che hanno visitato questo giardino, tra i quali molti Premi Nobel e scienziati come Sabin, Lorenz e Fleming

Il Ponte visconteo è un ponte-diga – detto anche “ponte lungo” -  costruito nel XIV secolo.

In origine era collegato al Castello da due alte cortine merlate, e faceva parte del complesso fortificato detto Serraglio lungo 16 km. Lo scopo del Ponte era quello di deviare le acque del Mincio dal loro corso verso Mantova.

Ma avvenimenti storici e difficoltà di carattere tecnico impedirono di realizzare questa deviazione. Nel 2007 il Ponte è stato inserito – a cura del Word Monuments Found - nella lista dei cento monumenti da salvare, perché in grave pericolo.