La meraviglia del Veneto
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I monumenti di Lonigo


Villa Pisani di Bagnolo è una delle prime ville progettate dal Palladio. Dal 1996 fa parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco insieme alle altre ville palladiane del Veneto.

La realizzazione di questa villa fu un’occasione molto importante nella carriera del Palladio, in quanto fino ad allora i suoi committenti erano stati solo nobili vicentini, mentre la famiglia Pisani faceva parte dell’aristocrazia veneziana.

Palladio volle realizzare una pratica villa di campagna che  fosse in grado di soddisfare però anche i  raffinati gusti dei suoi committenti. La villa sorge su un basamento che le dà slancio e la fa somigliare ad un tempio greco. Si presenta incompiuta in quanto manca di cortili e porticati.

L’interno presenta una grande sala centrale affrescata con scene tratte dalle Metamorfosi di Ovidio e un soffitto a botte. La villa venne danneggiata da un bombardamento nel 1945, venne restaurata e riaperta al pubblico nel 1993 la si può visitare su appuntamento

La Rocca Pisana è stata progettata dall’architetto Vincenzo Scamozzi in stile palladiano. E’ costruita su una vecchia fortezza distrutta da Ezzelino da Romano. Si erge su una collina e per le sue dimensioni è visibile da lontano.

Ha una struttura quadrata con una cupola ottagonale, la facciata principale presenta una scala che conduce ad un pronao formato da sei colonne ioniche. Il colonnato è di gusto classico, mentre la cupola presenta un’apertura che illumina dall’alto la sala principale (sul modello del Pantheon romano) e sul pavimento una griglia raccoglie l’acqua piovana.

Nel semi-interrato si trova la cucina tutt’ora funzionante. Nelle giornate limpide è possibile godere di uno spettacolare panorama che consente di vedere anche gli Appennini.

La Rocca è stata restaurata a metà del Novecento e dal 1976 è aperta al pubblico.

Nello stesso punto in cui sorge il Santuario di Santa Maria dei Miracoli originariamente vi era una piccola cappella dedicata a San Pietro in Lamentese.

Si racconta che la cappella fosse stata costruita per ricordare un eccidio compiuto dagli Unni. Dopo il 1100 cadde però in uno stato di abbandono, fino al Quattrocento quando vi avvenne un fatto miracoloso.

Davanti alla piccola cappella venne infatti commesso un omicidio, e i due assassini si rifugiarono nella cappella per spartirsi i soldi del delitto. Uno degli assassini osservando un dipinto della Madonna si pentì, mentre l’altro lo colpì con un coltello ad un occhio e al cuore. La Madonna mosse le braccia per toccarsi le ferite e i due uomini impauriti fuggirono. La notizia del miracolo si diffuse e la cappella divenne meta di un intenso pellegrinaggio, perciò fu necessario costruire una chiesa più grande.

L’interno del Santuario è ad una sola navata ricca di cuspidi e pinnacoli, a cui sono collegate una serie di cappelle laterali e il “vestibolo” della fine del XV secolo.