Sospirolo è un comune in provincia di Belluno. E' circondata dagli aspri e selvaggi Monti del Sole, dal romantico lago di Mis e rientra nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il suo paesaggio è caratterizzato da impervie montagne poco frequentate. E soprattutto da torrenti ed impetuose cascate che creano profondi e levigati cadini che lasciano senza fiato i turisti per le loro forme e i loro colori.
Sull’origine del nome Sospirolo non ci sono misteri. Deriva infatti dal latino “sub speronem” cioè “sotto il monte Sperone” ed è dovuto quindi alla sua posizione geografica.
La Valle del Mis che collega la Valbelluna con la provincia di Trento è una valle di grande fascino e suggestione. Nonché di grande importanza naturalistica ed antropica. Il torrente Mis l’attraversa dal monte Pizzocco fino ai Monti del Sole. Una parte della valle è occupata dall’omonimo lago. Un bacino artificiale creato agli inizi degli anni Sessanta che ridusse gli spazi coltivabili costringendo molta gente ad abbandonare questi luoghi. Ma lo spopolamento definitivo si ebbe con l’alluvione del 1966.
Ad affascinare il turista non sono però solo le calme acque del lago Mis, ma anche quelle di alcune spettacolari formazioni naturali chiamate Cadini del Brenton. Si tratta di cascate interrotte da gradini di roccia. All’interno di questi gradini l’acqua ha scavato delle vasche profonde e circolari. La perfezione e regolarità delle forme e i sorprendenti colori dei cadini non possono non meravigliare chi li osserva. Da visitare è anche la Cascata della Soffia un salto d’acqua di dodici metri tra pareti rocciose che ne amplificano il boato assordante.
I Monti del Sole – nonostante non siano particolarmente alti – sono montagne molto suggestive. Soprattutto sono tra le più misteriose ed affascinanti tra quelle che compongono le Dolomiti. E di sicuro sono le più sconosciute. Le loro pareti scoscese ed impervie in alcuni punti sono infatti difficilmente praticabili ed in altri addirittura inaccessibili. Sono perciò adatte soprattutto a turisti esperti.
Il loro aspetto selvaggio e pericoloso è accentuato ancor di più dalla presenza delle zecche. Se da un lato questo ha limitato la presenza umana, dall’altro ha consentito di preservare ambienti integri ed incontaminati. E quindi una fauna e flora tipica delle zone rupestri, con camosci, volpi, aquile reali, primule tirolesi e gigli tigrati. Inoltre le rocce dolomitiche gli regalano il tipico aspetto fatto di guglie vertiginose, profonde forre ed improvvisi dirupi.
Se le cascate, i cadini ed il lago caratterizzano la cittadina di Sospirolo dal punto di vista naturalistico le Ville venete la caratterizzano dal punto di vista architettonico. Tra il XVI ed il XIX secolo molte famiglie nobili fecero infatti costruire qui le loro ville come segno della loro importanza e ricchezza.
Nella frazione di Moldoi è possibile ammirare l’imponente Villa Sandi-Zasso risalente al XVIII secolo. Caratterizzata da uno scalone d’accesso a tenaglia che dal giardino porta al piano nobile. Nella frazione di Gron è invece possibile ammirare Villa Buzzati risalente al XIX secolo. Mentre a Susin è situata Villa Agosti-Miari anch’essa del XIX secolo ottimo esempio di integrazione tra villa e paesaggio.
Sito web del comune di Sospirolo: http://www.comune.sospirolo.bl.it/.
Altitudine del Comune: 447 m slm (zona: 1)