Cervarese Santa Croce è un comune sparso (la sede comunale si trova in una frazione diversa da quella da cui prende il nome) in provincia di Padova. E’ una piccola cittadina molto ricca di bellezze architettoniche e naturali. A partire dal Castello medievale che si affaccia sulle acque del Bacchiglione, fiume che prende il nome dal termine locale “bacajare” ossia rumoreggiare, chiacchierare in continuazione. E in effetti il rumoreggiare placido delle sue acque è il sottofondo ideale per questo paesaggio dolce a cui i Colli Euganei fanno da sfondo.
Il nome Cervarese deriverebbe da “silva risium”, silva indicava quei luoghi un tempo coltivati e poi rimasti incolti in seguito alla diminuzione della popolazione a causa delle tante carestie; mentre risium significa ridere, quindi Cervarese significherebbe “bosco ridente”. L’aggiunta “Santa Croce” deriva dalla cappella costruita in questo territorio nel VII o VIII secolo.
Cervarese fu abitata già da popolazioni paleovenete che si stabilirono lungo il fiume Bacchiglione. Al periodo romano si deve invece la costruzione delle prime strade in terra battuta o acciottolio. Nel Medio-Evo Cervarese fu invece al centro di aspre lotte a causa della sua posizione strategica al confine tra il territorio padovano e quello vicentino.
Stranamente i castelli di Cervarese furono tra i pochi risparmiati dalla furia distruttiva di Ezzelino III da Romano. Il Castello della Motta sarà però distrutto dall’esercito scaligero nel 1312. Questi scontri cruenti terminarono nel 1405 quando Cervarese passò sotto il dominio veneziano. Durante questa dominazione godette infatti di quella stabilità che le permise il miglioramento delle condizioni di vita e dell’economia.
Il Castello di San Martino si innalza sulla sponda meridionale del Bacchiglione. Quasi sicuramente è di origine longobarda e venne costruito intorno all’anno Mille come avamposto di difesa tra il territorio padovano e quello vicentino.
Divenne di proprietà dei Carraresi nel 1324 quando il Comune di Padova lo donò a Nicolò da Carrara per la sua valorosa difesa della città durante la guerra contro Cangrande della Scala. Nel 1385 la Torre venne rialzata e assunse l’aspetto attuale. Alla caduta dei Carraresi il Castello passò a Venezia che lo vendette alla famiglia Vendramin.
Da castello militare venne trasformato quindi in castello per la villeggiatura in campagna. E in questo periodo vi risiedette anche il pittore Giorgione e si ritiene che il suo capolavoro “La tempesta” sia stato dipinto proprio a Cervarese. Il quadro riprodurrebbe un temporale abbattutosi sulla zona ed esprimerebbe la “tempesta psicologica” che lo colpì poco prima della morte.
Nell’Ottocento l’ultimo erede della famiglia Vendramin lasciò il Castello alla Congregazione dei Filippini. Quando gli Enti Ecclesiastici vennero soppressi il Castello passò al Demanio Regio e poi venne acquistato dalla famiglia Breda e quindi dai Papafava dei Carraresi.
Attualmente è di proprietà della Provincia di Padova che ne ha promosso un accurato restauro e lo ha adibito a sede del Museo del fiume Bacchiglione dove sono custoditi molti reperti risalenti al neolitico e al periodo medievale.
Altitudine del Comune: 21 m slm (zona: 5)