Ceggia è un comune della città metropolitana di Venezia. Secondo alcuni il suo nome deriverebbe da Cilia maris o da Cilium maris cioè “riva del mare”, in quanto era un villaggio sulle rive dell’Adriatico. Secondo altri invece deriverebbe dal vocabolo longobardo “Gahagi”, cioè bosco, siepe.
Ceggia fu abitata fin dall’antichità come dimostrano i tanti reperti (monete, vasellame, ma anche una stele funeraria) di origine romana ritrovati nella zona. Con il crollo dell’Impero Romano d’Occidente e le successive invasioni barbariche Ceggia cadde in uno stato di abbandono, tanto da essere invasa di nuovo dalle paludi.
Da documenti ufficiali sappiamo che nel 1317 faceva parte dei possedimenti della famiglia Da Camino di Oderzo, mentre nel 1389 entrava a far parte dei possedimenti di Venezia. La Serenissima non si preoccupò però di bonificarne il territorio, anzi favorì il diffondersi delle paludi perché la proteggevano da possibili attacchi provenienti dall’entroterra.
Quando poi Venezia perse potere Ceggia venne occupata prima dai francesi e poi dagli austriaci, e furono proprio francesi ed austriaci a promuoverne la bonifica. Dopo l’Unità d’Italia, a causa dell’emigrazione e del diffondersi di malattie dovute alla povertà, Ceggia attraversò un periodo difficile, ma il costante progresso le ha permesso di diventare un attivo – seppure piccolo - centro agricolo ed industriale.
Altitudine del Comune: 2 m slm (zona: 5)