San Donà di Piave è un comune in provincia di Venezia. I nomi di alcuni paesi del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto-Adige sono indissolubilmente legati ad eventi della Prima Guerra Mondiale. San Donà di Piave è uno di questi. Infatti girando tra le sue strade balza subito all’occhio la mancanza del suo patrimonio artistico e storico andato irrimediabilmente perduto un secolo fa.
Il nome San Donà di Piave deriva dal fiume da cui è bagnata e dal troncamento di San Donato. Il culto di questo Santo era diffuso in questi territori già a partire dall’VIII secolo. Intorno all’anno Mille in quello che oggi è il comune di San Donà sorgevano due diversi insediamenti. A sud sorgeva San Donà raccolto intorno alla cappella di San Donato di cui si hanno notizie fin dal 1154. Più a nord sorgeva Mussetta situata nei pressi di un castello fatto costruire dai Patriarchi d’Aquileia.
Tra il XIII ed il XIV secolo San Donà subì diversi saccheggi a causa della sua posizione strategica tra la Marca Trevigiana e la Repubblica di Venezia. Questo periodo di violenze si concluse con la distruzione di Mussetta ed il dominio di Venezia. E proprio Venezia tra il XVI ed il XVII secolo promosse alcune opere per mettere in sicurezza questi territori instabili dal punto di vista idrologico.
L’impatto della Prima Guerra Mondiale su San Donà fu devastante. Dopo lo sfondamento delle linee italiane a Caporetto l’esercito fu costretto a ripiegare e riorganizzare un nuovo fronte sul Piave. La popolazione di San Donà vedendo passare soldati allo sbando e le lunghe colonne di donne, bambini e vecchi capì quale tragedia si era consumata. Era gente che scappava dalle proprie abitazioni - portandosi dietro quanto poteva - per cercare di attraversare il Piave.
Il Piave era divenuto infatti l’ultimo baluardo di difesa contro il nemico. E per questo fu necessario far saltare il ponte di San Donà. La città restò in questo modo isolata e il 12 novembre 1917 poco prima di mezzogiorno iniziò la sua devastazione. In dieci minuti caddero dal cielo oltre 1500 bombe. Le infrastrutture e l’intero patrimonio storico e culturale andarono completamente distrutti. Per le sofferenze subite la città venne insignita della Croce al Merito di Guerra.
Dopo l’armistizio si procedette alla sua ricostruzione. Ma durante la Seconda Guerra Mondiale San Donà dovette fare di nuovo i conti con i bombardamenti. Per l’impegno dimostrato nella lotta contro il nazifascismo da parte della popolazione alla città venne conferita la Medaglia d’Argento al Valor Militare.
Il Parco fluviale è un’oasi naturalistica situata lungo le sponde del Piave. E’ stato creato intorno ad alcune ceppaie di un pioppeto industriale. Col il tempo si è arricchito di un bosco di pioppi bianchi, e uno di pioppi neri, di platani e salici bianchi. Il Parco ospita diverse specie di uccelli come cince, pigliamosche, picchi rossi e fringuelli. Ma anche altre specie faunistiche come orbettini, rane rosse e rospi smeraldini.
Sito web del comune di San DonĂ di Piave: http://www.sandonadipiave.net/.
Altitudine del Comune: 3 m slm (zona: 5)