Bardolino, in provincia di Verona, è situato sulla riva orientale del lago di Garda. L’intrico delle viuzze del suo centro storico, le mura medievali, i dolci colli morenici ricoperti da vigneti e da uliveti da cui è circondato ne fanno una delle mete turistiche più belle e ricercate del lago di Garda. Meta ideale sia per chi cerca tranquillità e riposo, sia per chi vuol dedicarsi a passeggiate alla scoperta di panorami e scorci da cartolina. Ma soprattutto meta ideale per chi ama il turismo eno-gastronomico, in quanto il suo territorio è votato alla produzione di ottimi olii e di vini ancor più raffinati.
Secondo alcuni il nome Bardolino deriverebbe dal termine gaelico Bardus, cioè cantore; secondo altri invece deriverebbe da Pardali o Bardali, figlia del re Aulete fondatore di Mantova.
Alcuni reperti fossili hanno rivelato la presenza di specie vitacee sulle colline veronesi già più di 50 milioni di anni fa. Non a caso infatti già durante l’età del Rame l’uva faceva parte dell’alimentazione delle popolazioni di queste zone. E se la vite cessò di essere pianta selvatica per divenire pianta coltivata intorno al 1000 a. c. fu solo con i romani che la sua coltivazione ebbe un grande impulso.
Alcuni documenti storici testimoniano la produzione di un vino chiamato “Bardolino” nel gardesano già nella seconda metà dell’Ottocento. Infatti nel 1897 lo scrittore bresciano Giuseppe Solitro a proposito dei vini del Garda scriveva:
“Tra i più reputati della regione sono quelli di Bardolino, che questo nome corron tutta l’Italia e competono con i migliori della penisola”.
Nel 1926 nacque il “Consorzio di difesa del vino tipico Bardolino” e nel 1968 fu uno dei primi vini italiani ad ottenere la D.O.C. Il Bardolino è ottenuto da diverse uve: uva Corvina Veronese in una percentuale del 35/65%, uva Rondinella (10/40%), Molinara (10/20%) e Negrara (al massimo il 10%). Come si può vedere quindi il Bardolino è prodotto con le stesse uve da cui si ottiene anche il vino Valpolicella, ma la diversità del terreno delle colline moreniche rispetto alla Valpolicella, e la loro esposizione al lago fanno sì che il Bardolino sia un vino molto diverso dal Valpolicella.
Il Bardolino è di colore rosso brillante, tendente al cerasuolo o al granata se invecchiato, il suo sapore è asciutto, leggermente amarognolo, con punte frizzanti, mentre il profumo è fruttato e vi si percepiscono note di fragola, lampone, ciliegia e ribes, nonché lievi accenni di spezie come chiodi di garofano e cannella.
Il Bardolino Superiore D.O.G.C. dev’esser sottoposto obbligatoriamente ad un periodo di affinamento di almeno un anno. Il Bardolino Chiaretto D.O.C. è ottenuto invece con la vinificazione “in bianco”, cioè il mosto resta solo per poco tempo a contatto con le bucce per cui ne deriva un colore chiaro, sul rosa. Il Bardolino è un vino a tutto pasto, si abbina bene perciò sia con paste condite con qualsiasi tipo di sugo, sia con zuppe di verdure, come la tradizionale pasta e fasoi veneta, ma anche con i secondi di carne, e da non sottovalutare è il suo abbinamento con il pesce.
Come spesso capita questo vino è più conosciuto, amato ed apprezzato all’Estero che non in Italia.
Sito web del comune di Bardolino: http://www.comune.bardolino.vr.it/.
Altitudine del Comune: 65 m slm (zona: 3)