Albettone è un comune in provincia di Vicenza in Veneto.
Il suo nome deriverebbe da “al betone” cioè fossato per l’abbondanza di corsi d’acqua nella zona. Il suo territorio fu abitato fin dalla preistoria, mentre i frammenti di anfore, spade e laterizi ritrovati sono di epoca romana.
Albettone è nominata per la prima volta in un privilegio del 983, con il quale il vescovo di Vicenza concedeva alcune masserie ad un monastero benedettino. Nel XII secolo i vicentini costruirono il canale Bisatto per incanalare le acque del Bacchiglione e danneggiare Padova.
Questo canale fu molto importante per l’economia locale. In quanto permetteva di far giungere agevolmente nelle città la pietra calcarea che qui veniva estratta. Per controllare il traffico commerciale lungo le sue sponde vennero costruite alcune torri, tra cui la “Colombara” ancora esistente.
Nel X secolo ad Albettone esisteva un castello vescovile. Lo documentano alcuni diplomi imperiali di Ottone III e Federico II, nonché l’atto con cui venne concesso ad Ecelino. Venne distrutto durante le guerre tra vicentini e padovani tra il XIII ed il XIV secolo. E non venne più ricostruito. A partire dal Trecento e fino al XVIII secolo amministrativamente Albettone dipese dal Vicariato di Barbarano Vicentino.
Villa Negri De salvi venne costruita dalla famiglia Campiglia. Poi passò ai Gonzaga e poi ai Salvi che la stravolsero. Nel corso dell’Ottocento infatti molti nobili ritennero le loro Ville inadeguate alla nuova moda romantica e le modificarono. Della villa originaria è rimasta solo una piccola sala al pianterreno affrescata da Giovanni Antonio Fasolo.
Villa Ricci Manfredini detta Ca' Brusà venne costruita forse da una nobile famiglia veneziana nel XV secolo. Questa Villa differisce totalmente dagli schemi classici delle ville venete e si richiama a forme medievali. Infatti si pensa sia stata costruita su un antico castello.
Altitudine del Comune: 19 m slm (zona: 5)