Pastrengo è un comune in provincia di Verona in Veneto. E’ dolcemente adagiato sulle colline moreniche che separano il fiume Adige dal lago Garda. Già nel solo pronunciare il suo nome è possibile sentire il suono di cariche militari, gli scoppi dei fucili e vedere la polvere innalzarsi dal campo di battaglia…
Il nome dovrebbe derivare dal longobardo “engo” cioè pascolo, mentre la prima parte dovrebbe indicare la persona a cui apparteneva questo pascolo. Pastrengo era abitato già nella preistoria come dimostrano alcuni reperti rinvenuti risalenti al Neolitico.
Trovandosi in una posizione strategica per i collegamenti tra l’Italia e l’Europa Centrale i longobardi vi insediarono un presidio militare. Nel XII secolo venne assoggettato dal Comune di Verona e continuò a godere di privilegi feudali fino al 1797 in quanto di proprietà del monastero di San Zeno di Verona.
Dal 1848 al 1866 il suo territorio venne più volte attraversato dagli eserciti dei Savoia e del Regno Austro-ungarico.
Il nome Pastrengo è ormai indissolubilmente legato ad una data – 30 Aprile 1848 – e ad una Battaglia conosciuta come “la carica dei Carabinieri”.
Nel corso di quella che nei libri di Storia è definita come la Prima Guerra d’Indipendenza il sovrano Carlo Alberto di Savoia venne a trovarsi in pericolo di vita. Allora i tre squadroni di Carabinieri posti a difesa della sua persona - comandati dal maggiore Alessandro Negri di Sanfront - caricarono l’esercito austriaco per impedire che il sovrano venisse fatto prigioniero.
I reparti dell’esercito sabaudo che fino ad allora si era trovati in difficoltà a causa del terreno paludoso alla vista della carica dei Carabinieri si rianimarono. Questo fece sì che la Battaglia si risolvesse a favore dell’esercito Piemontese.
A ricordare quella Battaglia e i soldati caduti nel 1925 venne innalzato un monumento opera dello scultore Romeo Ruta.
Altitudine del Comune: 192 m slm (zona: 3)