Nanto è un comune in provincia di Vicenza in Veneto.
Il suo nome secondo alcuni deriverebbe da “naut” o “nantu” che in celtico significavano “ruscello” e “valle”. Secondo altri deriverebbe da Nanth nome proprio in germanico antico. Ed infine secondo altri deriverebbe da Nantona, nome di una leggendaria città romana.
Di sicuro è citato per la prima volta in un documento del 1023 con il quale l’Imperatore Corrado II concedeva Nanto ai vescovi di Vicenza. Il suo territorio fu abitato fin dalla preistoria, come dimostrano alcuni reperti risalenti al paleolitico ritrovati nella Grotta di Trene. Numerosi sono anche i reperti di epoca romana rinvenuti.
Molto probabilmente la zona era conosciuta nell’antichità per l’estrazione di una pietra tenera color ambra. Nel Medio-Evo Nanto era dotato anche di un castello distrutto forse da Ezzelino e non più ricostruito. Poiché si trovava a metà strada tra Padova e Vicenza nel Duecento fu teatro di aspri scontri tra i guelfi padovani ed Ezzelino.
Inoltre nel corso del Trecento nello scontro tra Scaligeri e Carraresi fu incendiata dai padovani. Dal Trecento fino al XVIII secolo amministrativamente fu sottoposta al Vicariato di Barbarano Vicentino. Dal 1404 divenne parte dei possedimenti veneziani.
E proprio ai veneziani si deve la bonifica del suo territorio e la costruzione di Ville. Tra queste: Villa Barbaran Muraro formata da un edificio del Quattrocento ed uno del Cinquecento. Questa villa è caratterizzata da un portico a nove arcate a colonne tuscaniche. Villa Cozza del Cinquecento dotata di una colombara nella corte. Villa Pigafetta Camerini del XVII secolo dal caratteristico timpano centrale.
Altitudine del Comune: 20 m slm (zona: 3)